oggi è lunedì, un soleggiatissimo lunedì, ed io ho una pigrizia
addosso che la metà basterebbe: addirittura non ho neanche voglia di mettermi ai fornelli, il che è tutto dire, ecco…ho indugiato a letto un bel pezzo, felice di ignorare e snobbare la sveglia che mi avvertiva che erano le 09.30, ed ho voltato fianco, più volte, prima di decidermi a posare i miei piedini santi al suolo, e solamente perchè una fame bestia mi stava assalendo! ora sono le 12.30, e non ho ancora prodotto granchè, a parte una chattatina su fb (che va sempre peggio, infatti ho salvato le email delle persone + care, ecco…si sa mai!), un avvio lavatrice, ed un fantastico toast con caffè macchiato a fianco (che mi si sono pure scaricate le pile del montino-del-latte, sennò pure la schiuma,
avrei avuto…), ed ora sto fantasticando di pulire la tastiera e aspirare il pavimento, prima di mettermi ai fornelli, che quello mi tocca sempre, volente o nolente (e oggi sono nolente)…
sabato sera vedo un figuro che non mi era + capitato davanti dai tempi delle superiori, quando ero una emerita sfigata “maquestachiselatromba?”, e lui, accidenti!, mi ha riconosciuta a distanza di 20 anni; ora, o sono rimasta la sfigata di allora, essendo migliorata moooolto meno di ciò che pensavo, o in effetti il viso quello è, e quello è rimasto, che non mi spiacerebbe (sono sempre 20 anni in +, eh!)…quando gli arrivo al fianco, mi fa “ma tu ti ricodi di me?” ed io “oh yes” che poi era il suo soprannome, non so perchè… alla fine lui dice che gli ero familiare, e che “omacchebbona chessei…” con grande squadrata da capo a piedi (ac fadiga, sono 1,58…), e ripetizioni casuali di complimenti vari…dai, alla fine lo considero un punticino a mio favore
sabato sera, oltre ad una massiccia lepre che voleva a gran voce partecipare ad un nostro pranzo traversandoci la strada davanti all’alfa, abbiamo visto, osservato, adorato, una VOLPE, di un bello commovente; sarà pesata quei 9kg, un bel cagnetto, con una coda che mi ha letteralmente fatto spalancare la bocca,allibita da tanta bellezza e grazia nei movimenti…mi sono rivista la stessa espressione della prima volta in cui vidi un tritone, che neanche sapevo cosa fosse; stupore, senso di favola, e senso di perdita quando si rifugiò nelle canne dello stagno…che bel momento, se me lo dimenticherò vorrà dire che l’alzeimer mi avrà presa (nella foto, un panda rosso, non c’entra nulla ma è bellissimo)…bon, vado ad aprire almeno una finestra, per onorare questa magnifica giornata, tregua prima di un’altra ondata di tempodimmerda, già ampiamente annunciato…evvai!!!
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